Sono atterrata a Donetsk nel marzo di tre anni fa, con un volo Lufthansa da Monaco di Baviera. Pensavo di viaggiare insieme a russi e tedeschi. Invece sentivo parlare italiano. Poi ho capito che due terzi dei passeggeri erano badanti a servizio da anni in famiglie del nord Italia. Tornavano a casa per brevi vacanze, chi per le nozze di un figlio, chi per il parto di una figlia. In quelle poche ore di aereo avevamo fatto quasi amicizia e mi aveva colpito il senso di gratitudine e di affetto vero che provavano per il nostro Paese.
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