L’altra sera, durante la presentazione del suo ultimo libro “I tacchini non ringraziano” (Salani) il grandissimo Andrea Camilleri ha raccontato la storia del gatto con cui ha vissuto 18 anni. Lo aveva salvato da un gruppo di ragazzini che lo stavano “usando” come pallone in una crudelissima partita, portato da un veterinario “che, mi scusi, ma io ho curato sempre cavalli e mucche e mai un gatto”, affidato alle cure della figlia Mariolina che, mese dopo mese, lo aveva guarito soprattutto grazie all’amore.
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