La carezza del poliziotto alla donna eritrea sgomberata, insieme ad altre centinaia di etiopi ed eritrei, da un palazzo romano di via Curtatone, nei pressi di piazza Indipendenza, e poi dall’area vicino a stazione Termini, dove in centinaia si erano accampati.
«Per me la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la campagna di denigrazione mossa contro le ong impegnate nei salvataggi in mare. Culminata in accuse di complicità con gli scafisti e tradotta nella pretesa governativa di sottometterle a vincoli non contemplati dal diritto internazionale né dai codici di navigazione…». Gad Lerner lascia il Pd e questo può anche non interessare a molti. Persone che mandano al diavolo il Pd e sbattono la porta ce ne sono molte. E una in più, anche se è un giornalista famoso, non cambia granché.
(aggiornamento del 28 luglio 2017 ) Charlie Gard è morto. «Il nostro splendido bambino se n’è andato»: questo l’annuncio dato dai genitori del bambino britannico malato terminale di sindrome da deperimento mitocondriale che ha sollevato un dibattito mondiale. Lo riferisce il Daily Mail.
Ecco, quello che penso è che, alla fine, si resta davvero storditi. Dal destino del bambino Charlie Gard e dal rumore martellante sulla sua storia, difficile e dolorosa.
La gente di Casale e la sua battaglia contro l’Eternit. E la gente del bresciano e il suo impegno per la bonifica del territorio inquinato da un secolo di industria galvanica, metallurgica e chimica.
C’è tutto questo nel progetto Storie resilienti di Rosy Battaglia.
Il primo giorno del salone internazionale del libro di Torino, al Lingotto si respira una bella aria. Giro tra la folla (folla vera, anche se è giovedì), mi metto in fila per le presentazioni e nei commenti delle persone sento l’orgoglio molto sabaudo di chi ha saputo reagire al torto subìto (ah Milano!) restando in silenzio, ma lavorando duro per dimostrare che Davide con la sua fionda può vincere ancora una volta contro Golia.