Maurizio Sbordoni, che ha chiamato la sua casa editrice Stocazzo

Sono una che va di corsa. Che sui social passa più volte al giorno ma legge tutto velocemente. Però accade che a volte qualche frase mi colpisca. E allora mi fermo.

Qualche settimana fa mi sono presa il tempo per leggere un post di Maurizio Sbordoni. Che è uno scrittore romano di 50 anni con un’aria da ragazzo – almeno a guardare le foto perché di persona non l’ho mai incontrato – e all’attivo tre libri pubblicati più uno. Quest’uno, l’ultimo, si intitola Pococondriaco ed è da poco uscito per Stocazzo editore, di per sé nome un po’ speciale, per dirla con gentilezza. Stocazzo l’ha fondata lo stesso Sbordoni, ma di questo vi racconto dopo.

Continua la lettura di Maurizio Sbordoni, che ha chiamato la sua casa editrice Stocazzo

«Armstrong il primo uomo sulla Luna. Ma io, Jim Lovell, il primo naufrago dello spazio a essere tornato»

Quando l’ho visto, imponente e con un bel sorriso, entrare nella hall del grande albergo di San Antonio, in Texas, ho pensato subito che mi trovavo di fronte un protagonista della storia delle conquiste spaziali. Era il 1995 e Jim Lovell era lì per me, per farsi intervistare in occasione dell’uscita del film Apollo 13 dove era impersonato da Tom Hanks.

Continua la lettura di «Armstrong il primo uomo sulla Luna. Ma io, Jim Lovell, il primo naufrago dello spazio a essere tornato»

Potremmo essere noi, su quelle barche abbandonate in mare

Anni fa ho trascorso sei mesi con Medici senza Frontiere, un’esperienza da cui è nato un libro.

Ricordo bene quanto, i primi tempi, fossi presa ad appuntare situazioni e contesti e progetti che andavo visitando e a registrare interviste. Un impegno totalizzante, a cui si aggiungeva la concentrazione nel “salvare me stessa” dalle difficoltà di quei viaggi.

Continua la lettura di Potremmo essere noi, su quelle barche abbandonate in mare

Andrea Camilleri: «Sento vicina a me l’eternità»

Se ne è andato il 17 luglio a 93 anni (ne avrebbe compiuti 94 a settembre). Una persona straordinaria. Un grande scrittore.

***

Era il 27 novembre dello scorso anno. Al Teatro Franco Parenti di Milano sono arrivata un’ora prima perché volevo vederlo da vicino. Andrea Camilleri, il “papà” del commissario Montalbano, lo scrittore che ci ha insegnato la lingua di Vigata, quella sera sarebbe salito sul palco per presentare il suo ultimo libro “I tacchini non ringraziano” (Salani).

Continua la lettura di Andrea Camilleri: «Sento vicina a me l’eternità»

Tutto quello che volevo: la sentenza molto speciale raccontata da Cinzia Spanò

Come si restituisce la dignità a una ragazzina di 14 anni coinvolta in un giro di prostituzione? Cosa bisogna fare perché acquisti consapevolezza e rispetto di sé?

Il tormento di una giudice, pubblico ministero in un processo a un professionista romano coinvolto in un caso di cronaca che all’epoca ha fatto molto rumore, sfocia in una sentenza sorprendente e unica. Che Cinzia Spanò racconta in “Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza” in questi giorni al teatro Elfo Puccini di Milano.

Continua la lettura di Tutto quello che volevo: la sentenza molto speciale raccontata da Cinzia Spanò