Metto subito le mani avanti. Ho sempre tifato per il lupo di Cappuccetto Rosso, anche se già all’inizio della favola è chiara la fine pessima a cui è destinato. Mentre ho sempre pensato che Cappuccetto Rosso fosse un po’ scema; sua nonna, che la confonde con il lupo, parecchio stordita; il cacciatore che uccide il lupo e gli apre la pancia un essere crudele.
In questo periodo a Belgrado, di notte, la temperatura sfiora i meno venti gradi.
Ogni notte a Belgrado più di 2.000 tra migranti e rifugiati (su 9.000 circa presenti in tutta la Serbia) cercano riparo nei magazzini abbandonati della città.
Sono andata a fare una passeggiata a Milano. Che non è cosa scontata, anche se in questa città ci vivo. Milano è una città che corre. Corrono tutti, corro anch’io: bus-metro-tram-auto… per arrivare in fretta, per arrivare subito.
Questo è un articolo che racconta un altro articolo. Un’intervista firmata da Alberto Marello sul magazine de Il Monferrato, il giornale di Casale Monferrato, a Giovanni Cappa, vice presidente di Afeva, l’associazione famigliari vittime dell’amianto.