Era il 3 ottobre 2001. Era sera, tornavo da Segrate, ho aperto la porta di casa e ho visto “un codino” scappare in corridoio. Era la Pisola, ma io ancora non lo sapevo.
Continua la lettura di Il giorno che è arrivata la (ferocissima) Pisola
Era il 3 ottobre 2001. Era sera, tornavo da Segrate, ho aperto la porta di casa e ho visto “un codino” scappare in corridoio. Era la Pisola, ma io ancora non lo sapevo.
Continua la lettura di Il giorno che è arrivata la (ferocissima) Pisola
L’altra sera, al Teatro Parenti di Milano, Gioele Dix ha letto “Bartleby lo scrivano” di Herman Melville. I GioveDix sono appuntamenti che mi piacciono tanto e Gioele Dix è sempre molto bravo a raccontare di scrittori e a leggere le loro storie.
Continua la lettura di Di Gioele Dix e la passione (e i diritti) di chi lavora
Sembrava salvo. Invece il lupo è ancora sotto attacco.
Anzi, nonostante il quasi milione di firme raccolte grazie alla mobilitazione delle associazioni ambientaliste e animaliste e alla petizione lanciata su Change.org dai Verdi, il piano che il 23 febbraio verrà sottoposto alla Conferenza Stato-Regioni prevede uccisioni per fini “scientifici” e caccia aperta nei parchi nazionali e regionali.
Quando il New York Times pubblicò in prima pagina la foto che oggi ha vinto il World Press Photo of the Year 2017, pubblicò anche un’intervista a Phil Corbett, il responsabile per gli standard etici del giornale, per spiegare ai lettori quella decisione. La foto andava fatta vedere perché “più potente della storia stessa”.
Continua la lettura di World Press Photo: è giusto premiare una foto così?
Voglio raccontarvi la storia di Ahmadreza Djalali che ha 46 anni, è iraniano, ha una bella famiglia e tra una manciata di giorni verrà giustiziato nella prigione di Evin a Teheran. Condannato il 21 ottobre 2017 per spionaggio dopo un processo con due sole udienze.
Continua la lettura di Ahmad, il ricercatore di Novara condannato a morte in Iran