Ho passato tutto il giorno a Tempo di libri. Il tema di questa giornata era la ribellione, ovviamente non potevo mancare. Ho seguito molti appuntamenti, compreso il Gioele Dixit di Gioele Dix, che è uno che mi piace proprio tanto.
E ho fatto bene. Gioele Dix mi ha fatto scoprire una poesia che è fatta a misura della Pisola. E delle sue terribili vendette tutte le volte che vado in vacanza.
L’autrice è la polacca Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996.
La poesia si intitola Il gatto in un appartamento vuoto. E’ bellissima e ve la propongo qui.
Il gatto in un appartamento vuoto
Morire – questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare un gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia
alla solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c’era qualcuno, c’era,
poi d’un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Cos’altro si può fare.
Aspettare e dormire.
Che provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all’inizio niente salti né squittii.
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Grazie del consiglio