Nel mio 2015 ci sono state tante cose.

Un blog tutto nuovo (grazie grazie grazie delle visite sempre più numerose. Il post sulle gattine di Natale ha battuto ogni record!).

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Un po’ di biglietti aerei staccati. E tanti posti visitati.

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 Qualche ritorno a Casale (casa…).

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Segrate, segrate, segrate…

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Medici senza Frontiere… (come loro nessuno mai)

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E la battaglia (seguita da lontano, ma vicina con il cuore) perché ci sia finalmente giustizia per i crimini dell’Eternit.

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Nel 2015 ci sono stati Aylan, e i tanti bambini e uomini e donne morti in mare nel tentativo di trovare una possibilità di vita…

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Migliaia e migliaia di migranti sbarcati in Italia. Osteggiati da tanti ma sostenuti da tantissimi. Che bella l’accoglienza a Milano, in Stazione centrale. Che belle le parole di Gianni Morandi, incurante degli insulti di chi chiude gli occhi davanti alla più grande tragedia dei nostri tempi.

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 Il 2015 è stato l’anno in cui ho deciso che non voterò più per il Pd (vogliamo parlarne? Quando è troppo è troppo!).

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E ho detto ciao a Roberto, il mio art director del cuore, che ha lasciato il lavoro dopo 26 anni e mezzo (segno di un cambiamento che chissà…).

*** Il 2015 è stato l’anno dell’Expo a Milano (e anche della rinuncia del mio sindaco a candidarsi).

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Dei nipotini con la vecchia zia

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E della Pisola, ovviamente, che è con me (e con il Miche) da 14 anni.

Il 2015 è stato questo e molto di più. Un anno difficile come pochi. Ma è così che si diventa forti vero? E allora auguri triglieschi ragazzi, auguri a tutti voi!