Doblò è il cane che oggi ha bloccato per due ore la linea gialla della metropolitana di Milano.
«C’è un cagnetto in galleria!»: l’allarme l’hanno dato poco dopo le 9 gli uomini della sicurezza che, grazie alle telecamere, hanno avvistato un cane che correva a tutta velocità da Duomo verso nord.
Subito tutti i treni sono stati fermati, perché quel piccolo quattrozampe andava salvato.
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Io sono una che viaggia sempre sui mezzi pubblici. So cosa vuol dire quando si ferma la metro. Un inferno.
Eppure l’idea che tanto si sia fatto per salvare il cagnolino mi piace. Significa rispetto e attenzione verso gli animali. Significa che qualsiasi essere vivente in difficoltà ha il diritto di essere aiutato.
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Una volta acchiappato, il cagnetto non è stato neppure sgridato. Anzi, sul profilo Twitter dell’Atm è diventato protagonista della foto che lo vede ritratto con due dei suoi salvatori. Lui è evidentemente molto storto di umore, chiuso nel trasportino con la scritta ‘Doblò’, che è il nome che gli hanno dato.
Ho letto che in poche ore più di 700 persone hanno chiesto di adottarlo. Ma poi sono arrivati i padroni, che se lo erano perso in Porta Romana. Doblò, vero nome Baloo, piccolo e spaventato è saltato al collo di Gioacchino e Giuseppina e dalle loro braccia non si è mosso più.
Io credo che Doblò-Baloo ci abbia provato. A scappare da una vita comoda e tranquilla ma noiosa per scoprire cosa fosse una vita misteriosa e avventurosa anche se difficile.
Pochi chilometri in galleria, correndo contro vento, dieci minuti di libertà vera.
Doblò-Baloo ora è al sicuro nella sua casa ma a me, in fondo, che l’abbiano ripreso dispiace un po’.
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