L’altra sera, durante la presentazione del suo ultimo libro “I tacchini non ringraziano” (Salani) il grandissimo Andrea Camilleri ha raccontato la storia del gatto con cui ha vissuto 18 anni. Lo aveva salvato da un gruppo di ragazzini che lo stavano “usando” come pallone in una crudelissima partita, portato da un veterinario “che, mi scusi, ma io ho curato sempre cavalli e mucche e mai un gatto”, affidato alle cure della figlia Mariolina che, mese dopo mese, lo aveva guarito soprattutto grazie all’amore.
«Io non sono uno di quelli che tratta un gatto come un figlio. Un figlio è un figlio, un gatto è un gatto» ha detto Camilleri. «Ma Barone è stato per me più di un amico. Un vero consigliere. Quando scrivevo i miei romanzi, sempre gli chiedevo cosa ne pensasse. Se continuava a guardarmi, era un giudizio positivo. Se si girava e se ne andava, allora voleva dire che dovevo cambiare strada anch’io».
E’ stata una bella presentazione, e mentre Camilleri raccontava di Barone (ma anche della cagna Baracca, recuperata in un fossato sotto la pioggia con i suoi 4 cuccioli; o della tigre in uno zoo di cui lo scrittore si era innamorato), io ho pensato che davvero gli animali hanno una forza speciale. La straordinaria capacità di “comunicare” con noi esseri umani.
«Mi dicono che tra qualche anno riusciremo a parlare con loro» ha commentato con un sorriso Camilleri. «Pensate cosa ci sentiremo dire. Che siamo sciagurati, soprattutto crudeli».
Crudeli certo. Purtroppo. Molti lo sono. Ma ci sono altri, come me e come voi, che gli animali li amano, compagni di viaggio – quali sono – di pezzi della nostra vita.
Oggi scrivo queste righe per raccontarvi “il calendario Palla 2019” tutto dedicato agli animali di cui si occupa la Clinica veterinaria DueMari di Oristano.
Chi segue questo blog Palla la conosce bene. E’ la cagnolina a cui un laccio stretto al collo aveva deformato la testa, quasi decapitandola. Una sorte tragica la sua se non fosse stata soccorsa dai veterinari della DueMari. Curata e guarita, Palla è stata adottata dalla dottoressa Monica Pais, diventando famosa almeno quanto la sua proprietaria e soprattutto simbolo di tanti animali maltrattati a cui il destino ha concesso una seconda possibilità.
Dall’emozione per le sofferenze di Palla che in centinaia di migliaia abbiamo seguito grazie ai social, e dall’ondata di solidarietà che ne è seguita, è nata nel 2016 “Effetto Palla Onlus per la cura degli animali di nessuno”, oggi una tra le dieci associazioni più seguite in Italia fra quelle che si occupano della difesa degli animali, impegnata a sostenere cure specialistiche per randagi o reduci da canili, che normalmente non vi avrebbero accesso.
L’obiettivo della Onlus è curare e poi trovare “case gentili, con morbidi divani e soporiferi sofà. La pappa buona e la ciotola con l’acqua sempre fresca. Ma più di tutto, umani ricchi d’amore, con le mani che dispensano carezze”.
Obiettivo centrato, tanto che ora Effetto Palla Onlus sta lavorando anche a un secondo progetto, già in fase di realizzazione, chiamato “Il Regno di Palla”.
Di cosa si tratti lo si spiega nel calendario: «Il Regno di Effetto Palla è il punto di arrivo di un percorso di rinascita, il trampolino di lancio verso una seconda possibilità di vita. Un luogo di ricovero e di sosta per animali randagi, reduci da gravi traumi che, una volta ristabiliti fisicamente e dimessi da strutture sanitarie, potranno approdare in questa sorta di palestra per una riabilitazione fisica e psicologica. Un ostello per esistenze che altrimenti andrebbero perdute, e il cui scopo è il reinserimento in vari ambiti attraverso progetti di educazione al rispetto verso la vita in ogni sua forma e allo scambio emotivo e – perché no – sentimentale, tra l’uomo e gli animali».
Il calendario è bellissimo con tanti disegni che illustrano le storie degli “ex rottami”.
Insieme a Palla, c’è per esempio la storia di Babà, detto anche il guardiano della Due Mari, trovato a Bosa. Paralizzato, miracolosamente è tornato in piedi e adesso non solo cammina ma nonostante la veneranda età fa anche delle belle corsette. La sua nuova famiglia è venuta a prenderlo dal Belgio. Ora vive a Melreux.
C’è la storia di Bianca, arrivata in clinica con la colonna vertebrale spezzata. Incinta, ha dato alla luce il piccolo Maurilio. Ora vive a Genova con la famiglia che l’ha adottata.
C’è la storia di Uccio Balestruccio, rondinino caduto dal nido: «In clinica ne accogliamo molti. Non aveva ancora imparato a volare. È stato allevato e nutrito, e finalmente liberato».
E c’è anche il ricordo di Mauro, povero cane trovato legato a un paracarro, senza acqua né cibo, nelle campagne di Atzara. Lasciato lì a morire. È stato curato e molto amato, e lui lo sa. Poi è volato sul ponte. «Non lo ringrazieremo mai abbastanza per esserci stato» è scritto sulla sua pagina.
«Ognuno dei protagonisti di questo calendario è la vittima di incuria, violenza, abbandono» spiega Monica Pais. «Sono i nostri amati ex-rottami, così ci piace chiamarli con tutto il nostro affetto. Come loro ce ne sono tanti ovunque. Segno che noi esseri umani stiamo dimenticando, o forse perdendo, quei princìpi di lealtà e rispetto che costituiscono l’ossatura dei rapporti fra gli abitanti del mondo, di ogni specie e razza. Fare male agli animali è in fondo fare del male a noi stessi. Impariamo, da loro, di nuovo a imparare».
Il calendario Palla 2019 è un bellissimo regalo di Natale. Per acquistarlo (e aiutare così i progetti della Onlus) scrivete una mail a effettopalla@gmail.com.
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Interessnte e commovente io conosco tramite il sito tutte le storie che avete raccontato un grazie particolare ancora a quegli angeli di Dottori
Sezione Maramures Grazie, buona giornata!