L’ho visto la prima volta qualche mese fa. Credo fosse gennaio, perché era freddo anche nel corridoio della stazione della metropolitana.
Continua la lettura di Insieme non siamo soli (storia di Scheggia)
L’ho visto la prima volta qualche mese fa. Credo fosse gennaio, perché era freddo anche nel corridoio della stazione della metropolitana.
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Ho cominciato a lavorare 35 anni fa, quando ne ho compiuti 19.
Testa dura già allora (molto più di adesso, se devo fare un bilancio), avevo un’idea romantica del giornalismo. E dei giornalisti soprattutto.
Continua la lettura di Non sono diventata Carl&Bob (ma almeno ho potuto provarci)
Accendo il computer e leggo della venticinquenne pachistana, incinta di tre mesi, lapidata a morte dalla sua stessa famiglia perché aveva sposato, nonostante l’opposizione del padre, l’uomo che amava. Si chiamava Farzana Parveen e l’hanno aggredita in venti, tra fratelli e cugini, con pietre e bastoni, in pieno giorno a Lahore, davanti al tribunale dove la ragazza avrebbe dovuto testimoniare di non essere stata rapita dal marito Mohammad Iqbal, come invece sosteneva il padre, ma di averlo sposato per libera scelta.
Continua la lettura di Provate ad ascoltare la storia di Farzana
Lorenzo Manavella è un bel ragazzo di 25 anni che, raccontano, “viveva per lo sport”. Lorenzo, giocatore di pallavolo e grande appassionato di beachvolley, nella notte tra il 15 e il 16 maggio a Santhià, in provincia di Vercelli, ha ucciso a pugni e coltellate i nonni Tullio e Pina e la zia Patrizia, per portarsi via 300 euro. Era sotto l’effetto della cocaina.
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Ho un papà di 89 anni che qualche mese fa, quando abbiamo detto addio per sempre alla mamma, ha deciso di emigrare in un mondo solo suo.