Tutti gli articoli di Monica Triglia

9 luglio 2006: la mia sera mondiale

Il 9 luglio 2006 l’Italia vinceva il campionato mondiale di calcio e io ero a Ortisei, in Alto Adige, in un albergo che se la tirava parecchio, pieno di famiglie eleganti e mai sudate anche quando scarpinavano per chilometri sui sentieri diretti ai rifugi.

Quella sera i proprietari dell’hotel allestirono una sala per l’occasione, con un maxi schermo e le sedie in fila come al cinema e un piccolo buffet di dolci che seguiva la cena servita alle sei e mezza del pomeriggio per permettere a tutti di assistere a Italia-Francia.

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“Allarme natura”. Firmate, per salvare l’ambiente

Allora, ne abbiamo parlato qualche settimana fa. Su Donna Moderna, vi ho raccontato la straordinaria campagna internazionale “Allarme natura” promossa da 100 associazioni ambientaliste europee. Tra loro BirdLife Europa (Lipu in Italia), Wwf, EBB (European Environmental Bureau, di cui fanno parte Legambiente, Fai, Pronatura e Mamme antismog) e Friends of the earth Europa.

Ora però la scadenza è prossima. Tra poco più di due settimane, il 24 luglio, ci giocheremo oltre trent’anni di conquiste a difesa dell’ambiente.

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L’Is ci attacca e non possiamo più far finta di niente

Mentre i siti di informazione rimandano le notizie degli attacchi ai resort di Sousse, in Tunisia, uno dei luoghi turistici più suggestivi e frequentati di un Paese che un tempo era il porto tranquillo di tanti turisti italiani…

Mentre leggo dell’attentato nel sud est della Francia, dove un uomo a bordo di un’auto ha fatto irruzione in un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier, 30 km da Lione, e ha colpito bombole di gas provocando un’esplosione, e una testa decapitata è stata trovata infilzata sulla recinzione del cortile dello stabilimento coperta di scritte in arabo insieme alla bandiera nera dell’Is…

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In Stazione Centrale ho visto una bella Milano

«C’è chi parla e c’è chi opera» dice il sindaco di Milano Giuliano Pisapia a certi giornalisti che lo rincorrono in Stazione Centrale dicendogli che sì, è vero, non ci sono più migranti all’interno nel mezzanino ma ce ne sono ancora sotto il porticato al piano terreno. E gli contestano “l’immagine” che si dà a chi arriva per l’Expo e si trova davanti “gente che bivacca”.

«C’è chi parla e c’è chi opera e noi stiamo lavorando per ridare dignità a chi l’ha perduta» ripete questo sindaco che mi piace anche perché quando sente sparare cazzate non si trattiene e alza la voce e si vede che vorrebbe dire «ma fate qualcosa anche voi invece di domande senza senso».

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Lola, la prima gattina migrante

E’ tardi stasera ma mi piace raccontare la storia della gattina Lola, nera, musino bianco e due occhioni, che è arrivata dal Sudan a Lampedusa, su un barcone soccorso da un pattugliatore britannico che ha portato 200 migranti, sani e salvi, nel porto dell’isola siciliana.

Lola e la sua proprietaria Sama, 24 anni, sono partite più di due mesi fa dal Sudan, hanno attraversato il deserto, sono entrate in Libia, ci sono restate settimane prima di imbarcarsi su una delle solite barche marce.

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