Voglio raccontarvi la storia di un cane che oggi si chiama Bella ma che fino a poco più di un anno fa non aveva nome.
La vedete nella foto, con il suo bel pelo color del miele e lo sguardo felice. Non è sempre stata così.
Di lei, infatti, ho cominciato a sentir parlare quando si trovava in ben altre condizioni (nel riquadro piccolo). Quando, cioè, era un animale sfinito, uno scheletro che si trascinava per le campagne di Nule, in Sardegna.
Quel povero cane allora senza nome, ridotto così da chissà chi, sarebbe certamente morto se Emanuela Rossi, una ragazza del posto, dopo averlo visto non avesse avvisato i veterinari di una clinica di Oristano, la Duemari. Ed ecco che Monica e i suoi colleghi lanciano un appello su Facebook.
Da quel momento parte una mobilitazione commovente. La foto del cane senza nome, senza pelo, denutrito all’estremo, con una corda e un ferro al collo, colpisce il cuore di migliaia di persone.
In più di 6 mila condividono la foto e un appello: “Cerchiamo Osso”.
Osso è il primo nome che viene dato al cane senza nome: lo chiamano così per quel suo aspetto tremendo.
La foto di Osso mi ha lasciata senza fiato. Non conoscevo personalmente nessuno dei protagonisti di questa storia, fino ad allora non sapevo neppure che esistesse il paese Nule. Però ho sentito subito il bisogno di fare qualcosa.
Vivendo a Milano non ho ovviamente potuto partecipare alla battuta nelle campagne sarde organizzata, insieme, da Monica e i veterinari della Clinica e da tanti altri che volevano salvare il cane.
Ma è come fossi stata là.
Ed è vera gioia quella che ho provato quando ho visto una nuova foto di Osso, questa volta in un ovile, tra la paglia. Con accanto i veterinari.
In questi mesi Osso ha cambiato nome. In un primo momento, quando si è scoperto che era una femmina, è diventata OssoBella. Poi, una volta guarita dalla malattia dermatologica che l’aveva ricoperta di piaghe e nutrita a dovere (perché stava morendo di fame) è diventata Bella e basta.
Oggi Bella è bella davvero: è ingrassata di 23 chili, ha lo sguardo di un cane felice e una famiglia che l’ha adottata. Nella foto è con Monica, che è una veterinaria davvero straordinaria: soccorre animali in condizioni disperate e regala loro una vita nuova. La trovate su Facebook dove è seguita da quasi 5.500 persone.
Questo per dirvi che dietro un animale felice c’è sempre l’impegno e l’amore di un veterinario.
E proprio alle cure veterinarie è dedicata la dodicesima edizione della giornata degli animali che quest’anno si tiene sabato 4 e domenica 5 ottobre. La organizza l’Enpa in 150 piazze italiane: i fondi raccolti serviranno per le visite, l’acquisto di farmaci, le microchippature, la sterilizzazione e tutto ciò che potrà essere utile per la salute dei trovatelli accuditi nei rifugi dell’associazione.
A quella che sarà una grande festa siamo invitati a contribuire tutti, acquistando i gadget che i volontari metteranno in vendita oppure con una donazione online.
Lo farò anch’io, pensando a Bella, il cane senza nome quasi morto di fame che un giorno ha avuto la fortuna di incontrare tanta gente meravigliosa. E una veterinaria speciale.
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