C’è un cane che si chiama Bretagne: ha un bellissimo pelo biondo ed è l’ultima sopravvissuta tra le centinaia di cani che l’11 settembre 2001 aiutarono i soccorritori nel tentativo di salvare le persone intrappolate tra le macerie del World Trade Center a New York.
Bretagne è un golden retrivier che proprio in questi giorni ha compiuto 16 anni.
L’America è l’America.
E l’America (tramite tantissimi sponsor, tra cui un hotel di lusso e un produttore di biscotti golosissimi), in occasione dell’anniversario di quella tragedia ha voluto ricordare i cani eroi dell’11 settembre dicendo grazie a Bretagne, a cui è stata regalata una giornata “canina” da sogno. Se la volete vivere in diretta la trovate su questo link.
A me, di questa festa molto americana (e molto assurda) ha fatto sorridere innanzitutto lo sguardo (intelligente) di Bretagne che – vedrete – sembra dire a tutti: “Ma siete impazziti?”.
Poi, però, deve averla presa con filosofia.
Se festa doveva essere che festa fosse.
A un certo punto ho avuto paura che questa cagnolona coraggiosa, scampata all’inferno del crollo delle Torri Gemelle, potesse soccombere per il troppo cibo (nel filmato divora biscotti, polpette e anche due hamburger).
Al di là dell’americanata (reale, con tanto di agghiaccianti cappellini e trombette), resta il valore simbolico di questo grazie.
Quasi tutti i cani-soccorritori impegnati l’11 settembre sono morti per malattie contratte per l’amianto, il piombo, il mercurio e le altre sostanze tossiche sprigionate dalle macerie delle Torri. In questi anni se ne sono andati il cane-guida che trascinò la sua padrona cieca per le scale portandola in salvo; il Doberman che trovò uno dei pochi superstiti in una bolla d’aria di cui gli uomini non si erano accorti; il pastore tedesco che lavorò per 8 ore tra le rovine, ebbe un arresto cardiaco, fu resuscitato da medici che lo distesero su un letto da campo e tornò subito a cercare freneticamente; l’altro pastore che si bruciò le zampe saltando su una trave di acciaio incandescente per seguire la traccia di un uomo.
Oggi è l’11 settembre.
Con la giornata da sogno regalata a Bretagne, l’America (che è davvero l’America) ricorda anche il loro coraggio. E a me piace che sia così.
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